Dal gravel dell'Uganda a Parigi!
Kagimu, il ciclista ugandese che ha fatto la storia alle Olimpiadi di Parigi
Charles Kagimu, 25 anni, ha scritto una pagina di storia dello sport ugandese alle Olimpiadi di Parigi, diventando il primo ciclista del suo paese a partecipare ai Giochi dopo 40 anni. Nonostante le avversità, Kagimu ha concluso la gara su strada di 273 km, arrivando ultimo ma conquistando il cuore del pubblico parigino.
Il giovane atleta ha affrontato numerose sfide prima e durante la competizione. Colpito da una forte influenza dopo la cerimonia di apertura, Kagimu è riuscito a recuperare appena in tempo per la gara. "Sabato non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto. Essere qui e finire la corsa è un enorme traguardo", ha dichiarato durante un intervista a Cyclingnews.
La sua partecipazione è stata resa possibile grazie al Comitato Olimpico Ugandese, che gli ha fornito all'ultimo momento una bicicletta Specialized Tarmac S-Works SL8.
Nonostante le difficoltà di adattamento al nuovo mezzo, Kagimu si è unito alla fuga iniziale, rimanendo in testa per quasi 190 km.
"È stato incredibile vedere così tante persone lungo il percorso. L'ultima volta che ho visto folle simili è stato a Glasgow e in Ruanda. Mi hanno dato una grande motivazione per concludere la gara", ha raccontato l'atleta ugandese.
Kagimu, vincitore della prova a cronometro ai Giochi Africani, ha elogiato il nuovo formato olimpico con squadre ridotte, che ha permesso anche ai corridori meno quotati di mettersi in mostra. "È stato bello poter correre in fuga, perché è più facile per le squadre più deboli stare davanti", ha commentato.
La prestazione di Kagimu, pur lontana dal podio, rappresenta un importante passo avanti per il ciclismo ugandese e un'ispirazione per gli atleti dei paesi in via di sviluppo. La sua determinazione e il suo spirito combattivo hanno dimostrato che alle Olimpiadi non conta solo vincere, ma anche partecipare e superare i propri limiti.