Con l’arrivo della bella stagione, le giornate che si allungano e la voglia di esplorare il mondo in sella a una bici che cresce sempre di più, oggi vi presentiamo una compagna ideale per chi sogna lunghi viaggi su due ruote: la Genesis Tour de Fer 20, una touring bike pensata per portarti ovunque, con tutto ciò di cui hai bisogno già incluso.
La Tour de Fer 20 è l’ultima evoluzione della fortunata gamma da viaggio di Genesis, nata come derivazione della celebre Croix de Fer, bicicletta a vocazione gravel. Dal 2016, la Tour de Fer ha trovato la sua identità come bici da touring a tutti gli effetti, pensata per viaggiatori instancabili e pendolari di lungo corso. Il modello 20 rappresenta una proposta accessibile, ma assolutamente completa, disponibile al prezzo invariato di € 1.499 dal 2017.
Comfort, versatilità e dotazione da viaggio
Il telaio in acciaio Mjolnir (una variante robusta e affidabile del classico 4130 chromoly) conferisce alla bici una notevole resistenza e un comfort eccellente. L'acciaio, lo sappiamo bene, è da sempre il materiale preferito per i viaggiatori a lunga distanza: facile da riparare, durevole e incredibilmente capace di assorbire le vibrazioni delle strade più dissestate.
La Tour de Fer 20 non si limita a un buon telaio: è dotata di tutto ciò che serve per partire senza aggiungere nulla. Parafanghi, portapacchi anteriore e posteriore (quest'ultimo con capacità di carico fino a 27 kg), cavalletto, tre portaborraccia e addirittura supporti per portapacchi frontali di tipo Anything Cage. Senza dimenticare gli attacchi per una borsa da telaio sul tubo orizzontale e persino i supporti per portare con sé delle raggi di ricambio sul fodero sinistro posteriore. Ogni dettaglio è pensato per chi pedala lontano.
Trasmissione moderna, con un occhio al passato
Il gruppo montato è semplice ma efficace: un doppia corona 46/30 abbinata a una cassetta a 8 velocità con pignone massimo da 40 denti. Una configurazione che offre un’ampia gamma di rapporti, perfetta per affrontare salite impegnative anche a pieno carico. La scelta di un cambio STI Shimano garantisce affidabilità e facilità di manutenzione, anche in viaggio.
Unico compromesso? I freni a disco meccanici Promax. Funzionano, ma richiedono un po’ di rodaggio e più forza rispetto a soluzioni idrauliche. Detto ciò, la semplicità della meccanica gioca a favore dell’affidabilità in situazioni remote, dove l’autonomia nella manutenzione diventa cruciale.
In sella: comfort e controllo su ogni superficie
Grazie al telaio in acciaio, alla forcella in acciaio e agli pneumatici da 40 mm, la Tour de Fer 20 offre una guida morbida e sicura. Le ruote larghe permettono di viaggiare in comodità anche su fondi sconnessi, strade bianche o sentieri sterrati, mantenendo un comportamento sempre prevedibile e stabile.
Il manubrio, ereditato dal mondo gravel, presenta un flare importante: dai 42 cm al centro si allarga a 50 cm alle estremità inferiori, offrendo un controllo eccellente nei tratti più tecnici o carichi. Il passo lungo e la geometria rilassata aiutano a mantenere stabilità anche con borse pesanti.
Certo, non è una bici leggera: si fa sentire nelle salite più dure, ma la presenza di un rapporto minimo da 21 pollici aiuta non poco. È una bici da ritmo tranquillo, ideale per chi ama assaporare il viaggio più che rincorrere i segmenti Strava.
Perfetta per chi cerca una bici “pronta a tutto”
La Tour de Fer 20 è la bici perfetta per il pendolare urbano che non vuole rinunciare alla possibilità di partire per una settimana in bicicletta con il solo bagaglio attaccato al telaio. È una bici che si adatta a ogni stagione e a ogni tipo di viaggio, dalla spesa quotidiana al cammino di Santiago.
Touring bike o gravel per il bikepacking?
Ecco le differenze
È facile confondere una touring bike con una gravel usata per il bikepacking, ma si tratta di due filosofie di viaggio piuttosto diverse.
La touring bike – come la Genesis Tour de Fer – è pensata per viaggi lunghi su strada o su sterrati leggeri. Predilige il comfort, la capacità di carico e la resistenza. Ha una geometria stabile, spesso più rilassata, ed è progettata per trasportare pesi significativi su portapacchi.
La gravel bike orientata al bikepacking è più leggera e agile, con una geometria più reattiva e una costruzione pensata per adattarsi a una grande varietà di terreni. Invece dei classici portapacchi, utilizza borse fissate direttamente al telaio, forcella e manubrio. L’obiettivo è muoversi veloci, anche su trail tecnici o strade secondarie.
Se il tuo obiettivo è macinare chilometri in comodità, con carico abbondante e su strade prevalentemente asfaltate o sterrate, la touring bike è la scelta giusta. Se invece cerchi versatilità e leggerezza per avventure miste tra asfalto, sentieri e fuoristrada, allora è il caso di puntare su una gravel da bikepacking.
Articolo a cura della redazione di gravelnews.it
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