Dal loro debutto nel 2022, i Campionati del Mondo Gravel UCI hanno visto una continua evoluzione, spostandosi sempre di più verso il cuore del gravel come disciplina indipendente, capace di attirare i più grandi campioni del ciclismo su strada e ciclocross.
L’edizione 2024 non è stata da meno, con Marianne Vos e Mathieu van der Poel che hanno conquistato le maglie iridate. Tuttavia, oltre alle prestazioni sportive di rilievo, uno degli aspetti più affascinanti dell’evento è stato osservare le tendenze tecnologiche emergenti, con biciclette e componenti all’avanguardia che hanno fatto parlare di sé.
Nuovi modelli da Superior e Lapierre: innovazione a tutto campo
Uno dei protagonisti sul piano tecnologico è stato il marchio Superior, poco noto a molti, ma che ha sfruttato l’occasione del Mondiale Gravel per svelare una bicicletta da corsa in edizione speciale, progettata per il gravel. Questo modello, atteso per il 2025, è stato equipaggiato con il gruppo SRAM Red AXS XPLR di fascia alta, un chiaro segnale dell’attenzione verso l’eccellenza nelle prestazioni.
Il telaio, pensato per essere versatile, integra il sistema SRAM Universal Derailleur Hanger, rendendo la manutenzione più agevole e permettendo l'uso di un deragliatore anteriore. Ma non è solo la funzionalità a far parlare di questa bici: il cockpit ONE Carbon Integrated Cockpit ICR, già visto nella generazione precedente, ora include una luce posteriore perfettamente integrata nel reggisella, sottolineando l’attenzione ai dettagli.
Anche lo spazio per gli pneumatici è stato aumentato di 5mm, permettendo l’installazione di pneumatici fino a 45mm di larghezza, una caratteristica che ben si adatta alle esigenze di chi affronta terreni tecnici e imprevedibili come quelli del gravel. E tutto questo senza compromettere il peso: la bici nella misura media pesa solo 7,4 kg, un risultato impressionante per una gravel.
Lapierre, invece, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di innovare nel design delle biciclette. Il nuovo modello, prossimo alla produzione, si distingue per la particolare giunzione tra i foderi posteriori e il tubo superiore. Questi foderi si estendono oltre il tubo sella, creando una struttura unica che potrebbe avere un impatto importante sulla flessibilità e la stabilità della bici. Inoltre, la compatibilità con reggisella telescopici e forcelle ammortizzate suggerisce una predisposizione per le corse gravel più tecniche.
Gravel o corsa su strada? L’evoluzione di una disciplina
Uno dei temi centrali che ha caratterizzato i Campionati del Mondo Gravel UCI è stato il continuo dibattito su cosa renda davvero una gara "gravel". Anche se alcune biciclette da strada erano ancora presenti sulla linea di partenza – il team TDT–Unibet ha utilizzato biciclette Cannondale SuperSix da strada – il percorso tecnico di quest’anno ha reso necessarie scelte più orientate al gravel.
Mathieu van der Poel, ad esempio, ha scelto di gareggiare con una Canyon Grail CFR personalizzata, una bici progettata appositamente per il gravel, equipaggiata con pneumatici Vittoria Terreno Zero da 38mm. Questo è un cambiamento significativo rispetto all'edizione del 2022, in cui Van der Poel aveva optato per pneumatici da 34mm su una bici da strada.
La crescente adozione di pneumatici più larghi e specifici per il gravel dimostra come il campionato stia rapidamente allontanandosi dalle biciclette da strada verso una vera e propria identità gravel. Anche altri corridori hanno seguito questa tendenza: Connor Swift ha utilizzato pneumatici Continental Terra Speed TR da 40mm, mentre altri hanno preferito soluzioni ancora più aggressive, dimostrando che il dibattito sulle dimensioni degli pneumatici continua a essere un tema caldo nel gravel.
Minimalismo nelle riparazioni: soluzioni rapide per problemi imprevedibili
Il gravel, con la sua natura selvaggia e spesso imprevedibile, richiede ai corridori di essere pronti a risolvere rapidamente qualsiasi problema meccanico. Abbiamo visto molte biciclette equipaggiate con strumenti di riparazione di base come il Dynaplug, e un’infinità di bombolette CO2 fissate ai telai con nastri adesivi. Questi accessori, sebbene non sempre esteticamente ordinati, sono vitali in una corsa dove una foratura o un problema meccanico possono compromettere del tutto le possibilità di competere ai massimi livelli.
Uno degli esempi più interessanti è stato il set di bombolette CO2 attaccate al reggisella di Isaac del Toro, preparato da Nathan Haas, che sembra essersi lasciato trasportare un po' troppo dall'uso del nastro isolante, creando una soluzione tanto funzionale quanto particolare.
Sospensioni e reggisella telescopici: una scelta in evoluzione
Un altro elemento che ha suscitato attenzione è stata la presenza di sospensioni e reggisella telescopici. Sebbene la maggior parte dei corridori abbia preferito configurazioni più leggere e semplici, alcuni hanno deciso di adottare soluzioni più sofisticate. Tra questi, spicca Matej Mohorič, che ha utilizzato un reggisella telescopico Fox Transfer SL Performance Elite, una scelta pensata per affrontare le curve e le discese più tecniche del percorso.
Mohorič ha spiegato che abbassava la sella in quasi tutte le curve, sfruttando al massimo la sua configurazione per ottenere un vantaggio tecnico.
In definitiva, i Campionati del Mondo Gravel UCI 2024 hanno dimostrato come la disciplina stia evolvendo rapidamente, sia a livello competitivo che tecnologico. Con biciclette sempre più specializzate, componenti progettati per affrontare le sfide del gravel e un campo di gara che spinge i corridori a fare scelte tecniche audaci, il futuro del gravel si prospetta ancora più affascinante e imprevedibile.