La Migration Gravel è una delle gare gravel più iconiche del panorama mondiale.
Bellissima ma altrettanto brutale, si svolge in Kenya ed ogni anno richiama concorrenti da tutto il mondo!
Domani, martedì 18 giugno, prenderà il via l’edizione 2024!
Questa gara a tappe semi-supportata di quattro giorni porta i concorrenti su un impegnativo percorso di 650 km, attraversando sentieri singoli, piste di gioco, argilla rossa e ghiaia dura e compatta. Il percorso, con un'altitudine media di 1900 m, si snoda attraverso villaggi Maasai, pianure, fiumi, montagne e territori di grandi animali selvatici, offrendo un'esperienza unica ed emozionante.
Quest'anno, la Migration Gravel Race introduce due differenti tipologie di gara:
Percorso Leopard (Pro):
Questo è il percorso tradizionale utilizzato nelle ultime tre edizioni. Con una lunghezza di 650 km e oltre 8000 m di dislivello, questo percorso è disegnato per i corridori esperti alla ricerca della sfida definitiva.
Percorso Zebra (Amatori):
Per chi cerca un'esperienza meno faticosa ma altrettanto affascinante, il percorso Zebra copre 475 km con 4000 m di dislivello, offrendo un'avventura più accessibile ma comunque impegnativa.
La gara inizia con una sezione rocciosa simile alla Parigi-Roubaix, coprendo 40-50 km. I corridori attraversano gli shamba e raggiungono il checkpoint al KM70. La seconda metà presenta forti venti contrari e tratti acciottolati. È cruciale mantenere una buona idratazione, con ghiaia di tipo 4/5 per gran parte della giornata.
La seconda tappa è simile a una tappa di alta montagna del Tour de France, ma su ghiaia. Dopo una sezione piatta di 30 km, iniziano salite incessanti. Nella seconda metà, i corridori entreranno nelle aree faunistiche, con ranger che garantiranno la sicurezza. La salita raggiunge i 2800 m, con possibili piogge e fango. Dopo il checkpoint, restano circa 100 km di salite e discese, rendendo questa tappa molto impegnativa. Idratazione e alimentazione sono fondamentali.
La terza tappa è una ricompensa per gli sforzi precedenti, inizia con ghiaia nera compatta attraverso la savana aperta, dove sono presenti molti animali delle pianure. È la tappa più veloce, con ottime condizioni di ghiaia per la velocità. Tuttavia, è necessaria cautela ai passaggi sui ponti situati in fondo a discese veloci.
La tappa finale offre una grande varietà di fauna selvatica attraverso i paesaggi incontaminati del Mara. Le pianure possono essere molto calde, quindi è essenziale portare abbastanza acqua. I ranger saranno presenti nelle zone più popolate da animali nei primi 50 km. Completare questa epica gara garantisce un caloroso benvenuto sotto il traguardo della MGR, circondati dalla fauna selvatica del Mara.
Non ci resta che aspettare qualche ora e goderci lo spettacolo della Migration Gravel!
Occhi puntati sul “nostro” Mattia de Marchi che dopo il quinto posto della UNBOUND, può fare molto bene in gare di questo tipo! Dita incrociate!